Ragazzi che dire?
Il mal costume dilaga oltre che nel ciclismo anche in altre discipline...
11 novembre - IL RAPPORTO DELLA CVD: 1.607 CONTROLLI, 46 POSITIVI; CALCIO E CICLISMO IN CIMA AGLI SPORT DOPATI
ROMA - Sono 46 (2,9%) gli sportivi positivi ai 1.607 test antidoping condotti nel 2007 dalla CVD, la Commissione antidoping del ministero della Salute. A fornire l'intero quadro della situazione italiana è la relazione del ministero del Welfare sullo stato di attuazione della legge 376 del 2000, trasmessa alla Camera dei deputati. Gli eventi sportivi controllati nel corso dei 12 mesi sono stati 396, tutti concentrati nelle categorie minori e giovanili delle varie federazioni sportive ed enti di promozione, come stabilito da un "gentlemen agreement" fra Coni-Wada e Cvd stessa.
Le discipline risultate più dopate - sempre facendo riferimento ai controlli che sono sulle categorie giovanili - sono il calcio e il ciclismo. Nel primo caso su 152 atleti controllati i positivi sono stati 8, nel secondo a fronte di 145 analisi gli sportivi dopati sono stati invece 6. A ruota, 4 sono state le persone trovate positive tra le 40 che praticano handball, e 3 delle 48 nelle discipline di judo, lotta e karate. Seguono, con due sportivi positivi, atletica leggera (188 controlli), rugby (32), tennis (29). A venir sottoposti a controllo sono stati più gli uomini (65,7%) che le donne (34,3%). E a ragione visto che i casi di positività, illustra la relazione, sono stati 38 tra i primi (3,6%) e 8 tra le seconde (1,5%).
Quanto alle sostanze proibite più usate dagli sportivi giovani, sono i cannabinoidi i "preferiti" (42,3%). Una sostanza sulla quale da tempo si nutrono dubbi quanto agli effetti ergogenici e che rappresenta più una droga d'abuso che un doping vero e proprio. Ma, da anni i tentativi di toglierla dalla lista dei prodotti vietati fallisce, chissà perchè. Seguono, poi, gli stimolanti (23,1%), dai diuretici (17,3%), dagli anabolizzanti (5,8%) e dalle sostanze attive sul sistema ormonale (5,8%). Le positività rilevate sono state 52, precisa la Commissione, perchè alcuni atleti sono stati trovati positivi a più sostanze. In particolare per 40 sportivi è emersa la presenza di una sola sostanza, per sei invece le sostanze scovate sono state due. In base alle rilevazioni dei campioni positivi, rileva il rapporto della Commissione antidoping del ministero del Welfare, "nei campioni femminili erano per lo più presenti cannabinoidi e diuretici, mentre in quelli maschili oltre all'assunzione del principio attivo della marijuana (il Thc), si registra un maggior uso di stimolanti. Primo tra tutti la cocaina". Quanto all'attinenza di una sostanza con una particolare attività sportiva, emerge che gli stimolanti sono preferiti nella pallacanestro, nel nuoto, negli sport equestri, nell'hockey, nel pattinaggio, nell'atletica leggera, nel triathlon e nel rugby.
Gli anabolizzanti sono preferibilmente assunti ancora nel triathlon e nel nuoto, mentre i diuretici vanno per la maggiore nel calcio, nel basket, nell'handball, nel tennis e nella motonautica o nella scherma. Nel ciclismo, disciplina spesso al centro delle polemiche sul doping, le sostanze più usate sono quelle attive sul sistema ormonale e antiestrogeni. Il 50% dei controlli antidoping condotti nel 2007, infine, è stato effettuato nel Nord Italia, mentre il 28,5% al Centro e il 21,2% al Sud. Le federazioni sportive più controllate (sempre nelle categorie giovanili) sono state quelle di atletica leggera (47), calcio (38), ciclismo (32) e nuoto (27).